Addio a Federico Butera, maestro dell’organizzazione intelligente e punto di riferimento per la rivista Next

Con profonda tristezza, la redazione di Next ricorda la scomparsa di Federico Butera, eminente studioso dell’organizzazione e pioniere dell’innovazione nel mondo del lavoro. Butera ha fatto parte del comitato scientifico della nostra rivista, contribuendo con la sua visione illuminata a tracciare le sfide e le prospettive dell’evoluzione organizzativa in Italia e nel mondo.

Studioso di fama internazionale, Butera ha dedicato la sua carriera alla trasformazione delle organizzazioni, andando oltre i modelli burocratici tradizionali per promuovere strutture più partecipative, adattive e sostenibili. Il suo pensiero ha aperto la strada alle organizzazioni intelligenti, sistemi socio-tecnici capaci di apprendere, innovare e valorizzare il contributo umano nel contesto di un mondo in continua evoluzione. La sua visione, fortemente incentrata sull’interazione tra persone, conoscenza e tecnologia, ha influenzato profondamente il modo in cui aziende e istituzioni affrontano il cambiamento, mettendo al centro il valore della comunità e della collaborazione.

Nel corso della sua lunga carriera, Federico Butera ha collaborato con numerose realtà accademiche e professionali, tra cui S3.Studium, contribuendo a seminari e iniziative di ricerca-intervento che hanno favorito il confronto tra discipline, istituzioni e settori produttivi. Questo dialogo tra attori diversi ha rappresentato una delle sue più grandi intuizioni: la creazione di ecosistemi intelligenti, in cui il sapere collettivo si trasforma in soluzioni concrete per il futuro del lavoro e della società.

Autore di oltre 250 articoli e 37 libri, ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo della ricerca organizzativa. Tra i suoi contributi più significativi, ricordiamo “Organizzazione e società”, opera che sintetizza il suo approccio interdisciplinare e la sua visione di un’innovazione sostenibile, capace di coniugare sviluppo tecnologico e benessere delle persone.

La sua scomparsa rappresenta una perdita incolmabile per la comunità scientifica e per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di collaborare con lui. Eppure, il suo pensiero rimane un faro per chi si occupa di politiche attive, organizzazione e innovazione, continuando a ispirare il lavoro di chi crede nella costruzione di una Società Intelligente: una società in cui istituzioni, imprese, enti di formazione e cittadini collaborano per creare modelli di sviluppo inclusivi, efficaci e sostenibili.

Noi di Next continueremo a trarre ispirazione dal suo lavoro e dai suoi insegnamenti, certi che il suo lascito intellettuale resterà un riferimento imprescindibile per il futuro.

Grazie Federico.

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