Nella carta d’identità di R-Store, alla voce segni particolari, si trovano le caratteristiche retail e shop online con la garanzia targata Apple. Un onlife retail concept che consente l’integrazione degli store fisici con l’esperienza on line. Uno snodo tenuto insieme da una filosofia aziendale di successo pronta al confronto continuo con il mercato dell’innovazione tecnologica e con lo sguardo proiettato su 3C che accompagnano la visione madre del business: la crescita, che deve essere, per R-Store, costante, coerente e consapevole. Nata a Napoli sedici anni fa, nel 2008, in quella che è oggi la sede storica nel quartiere Chiaia, già nel 2020 contava 26 punti vendita in tutt’Italia, 250 dipendenti e 150 milioni di fatturato. Oggi è Apple Premium Partner con 35 negozi distribuiti nei centri città e nei centri commerciali di tutto il territorio nazionale isole comprese, 400 collaboratori, 200 milioni di fatturato e uffici nelle quattro principali città d’Italia: Napoli, Milano, Roma, Palermo.
A queste si aggiunge il Campus, dedicato ai progetti Education, asset strategico che tiene insieme generazioni e che si posiziona trasversalmente tra mondo dell’impresa, delle professioni e dell’istruzione. Apple Premium Partner è la garanzia di entrare dalla porta principale per chi vuole avvicinarsi al mondo Apple, fornendo alle persone, ai professionisti,alle aziende, alle scuole un approccio di altissimo standard di innovazione e tecnologia. L’apporto dei device Apple e il supporto dei consulenti esperti specializzati di R-Store riesce a fare la differenza nella gestione, nella produttività aziendale e nella soddisfazione delle risorse umane.
È questo il concetto di crescita, declinato nelle performance della R-Store, che ben si coniuga con il mondo delle imprese, dell’istruzione e dell’apprendimento, con la duplice veste dell’opportunità «mista», per usare un termine divenuto abituale nel post-pandemia. Metodo e non solo parola che ha insegnato ai più che il lavoro può essere in presenza o in remoto, ma non esclusivamente l’uno o l’altro e che spesso la sua combinazione diventa strumento attivatore di nuove strategie. È così anche nel virtuoso circuito d’impresa che lega R-Store alla Apple. Ed è sempre una coniugazione che ci aiuta a capire meglio come si tengono insieme i due mondi che supportano questo tipo di vendita: coinvolgimento e semplificazione dei processi, dove incontrarsi nello store e offrire la migliore esperienza di acquisto possibile in ambito tecnologico è supportata dalla ricerca e verifica delle caratteristiche del prodotto in rete, rispondendo sempre più e meglio a quelle che sono le esigenze del cliente.
Altro punto focale della partnership con Apple è l’Education: il mondo del presente e del futuro ruota attorno alla tecnologia che diventa il ponte per la didattica, un veicolo di informazioni e traduttore di comunicazione tra generazioni diverse, non sempre lontane negli anni ma spesso tenute distanti da un diverso approccio alle tecnologie più avanzate.
Il team di esperti R-Store è specializzato nell’ambito dell’istruzione e supporta le università, le scuole, docenti, studenti, dirigenti scolastici, per tutto ciò che ruota attorno a un ecosistema formativo: dalla scelta delle attrezzature all’assegnazione dei software dedicati ai differenti indirizzi formativi ed in più, la gestione, della comunicazione interpersonale one to one ⸺ studente-docente ⸺ e di gruppo, oltre che l’assistenza da remoto o anche in presenza secondo necessità. Un camminare a fianco delle istituzioni scolastiche anche per l’interpretazione e la costruzione dei pacchetti per la partecipazione ai bandi dedicati allo sviluppo della tecnologia e della formazione nelle scuole di ogni ordine e grado.
Il mondo di R-Store non è solo scuola, formazione, progettazione ma anche attenzione alla sostenibilità e all’eccellenza. In questi due ultimi orizzonti c’è ReStore: progetto di economia circolare, nato nel 2023: che dà una seconda vita ai device usati, impattando così in maniera importante sull’ambiente. A questo si associa la recente apertura di punti vendita monobrand Leica, anche questa importante partnership sta nascendo a Napoli con l’obiettivo di proiettarsi in tutta Italia.
Giancarlo Fimiliani: «Con Apple e Leica coniughiamo digitale e analogico tecnologia non basta».
ancarlo Fimiani è founder & Ceo della R-Store spa, è il vicepresidente di Confindustria Napoli con la delega alla formazione ed è soprattutto un appassionato di cultura digitale e visionario imprenditore che ha come base di partenza per le sue imprese di successo la sua Napoli. L’attenzione all’innovazione tecnologica e all’eccellenza misurate con l’anticipazione della traiettoria delle tendenze di mercato hanno tradotto la sua visione progettuale in un fatturato sempre in crescita, nuovi posti di lavoro e nuovi progetti in grado di tenere insieme appassionati e semplici curiosi, nativi digitali e generazioni analogiche, con uno sguardo ben puntato sulla sostenibilità ambientale ed economica.
Fimiani, cosa tiene insieme un progetto così ambizioso?
«A tenere tutto insieme c’è il prestigio e la garanzia del marchio Apple. La competenza sul campo dei nostri tecnici, la passione per tutto quello che è innovazione tecnologica applicata ai device di uso quotidiano. E poi la consapevolezza che la tecnologia ha ormai un ruolo centrale nella vita dell’individuo. Depositaria dell’identità, supporto delle nostre attività quotidiane, dai pagamenti, alla geolocalizzazione. È veicolo di formazione, supporto professionale, possiamo, in tutta onestà, definirla un’estensione dell’individuo».
Quando si parla di persone, di dati c’è sempre più al centro la cybersecurity. Come affrontate questo delicatissimo tema?
«Per noi è fondamentale, da sempre, considerare la persona al centro di ogni processo d’impresa. Puntare sulla sicurezza per offrire un servizio in grado di mettere al sicuro l’individuo e che renda la tecnologia un prodotto fruibile con la massima serenità e semplicità, significa spingersi oltre e ampliare gli investimenti proprio verso la cybersecurity. E a questo proposito, abbiamo sviluppato un nuovo progetto di ricerca, in partnership con gli studiosi dell’Università di Napoli Federico II, che consente di tutelare i dati, la privacy e tenere al sicuro l’attività di chiunque utilizzi la tecnologia: il privato, il professionista, la grande azienda, la scuola, la pubblica amministrazione».
A proposito di progetti e di temi che le stanno a cuore, due parole, anzi tre, per due categorie: sostenibilità e giovani generazioni.
«ReStore è il nostro progetto di economia circolare, nato lo scorso anno. La responsabilità che deriva anche dall’essere un’azienda in forte e continua crescita ci ha interrogato sulla necessità di agire in termini di impatto ambientale. Attraverso l’attività di trade-in permutiamo i device usati di clienti che intendono acquistare un dispositivo più aggiornato e li rimettiamo a nuovo utilizzando parti originali Apple grazie alle competenze di tecnici esperti specializzati e li riportiamo sul mercato offrendo a questi device una seconda vita e al consumatore la possibilità di acquistare un prodotto di altissima qualità in condizioni eccellenti, perfettamente funzionante e garantito da un centro assistenza autorizzato Apple. Questo equivale a diminuire le emissioni di anidride carbonica e produrre meno scarti e quindi meno conferimenti in discarica. Ad oggi abbiamo aperto i primi due punti vendita ReStore di ricondizionati Apple a Napoli, uno in via Chiaia e l’altro in via Luca Giordano, procederemo a breve con altre due aperture su Milano. È un progetto destinato a crescere».
E per le giovani generazioni?
«I temi sono strettamente connessi seppur su due piani diversi. Ecologia e nuove economie sono tematiche a cui i giovani sono attenti. Ma il lavoro più impattante è quello che facciamo con le scuole, promuovendo e educando all’uso della didattica digitale, perché siamo convinti, e i numeri ci danno ragione, che una scuola più vicina ai linguaggi digitali offre maggiori risposte in termini di apprendimento e inverte proporzionalmente l’abbandono e la dispersione scolastica. L’organizzazione di gruppi di lavoro dinamici, la diversa disposizione delle aule prevista quando si lavora con i supporti tecnologici permette alla didattica di essere più attrattiva e alle scuole di crescere in numero di iscrizioni, in valutazioni positive e al docente di essere maggiormente creativo. Ci tengo anche a sottolineare che oltre la parte Edu abbiamo il B2B per le aziende che sono sempre più consapevoli che adottare Apple vuol dire avere una garanzia dei sistemi tecnologici i cui valore è mantenuto nel tempo ».
Una battuta sul nuovo progetto imprenditoriale legato al colosso storico della fotografia: i negozi mono brand Leica«È un momento di grandi prospettive, non manca un po’ di apprensione ma l’atmosfera dell’ intraprendenza e la voglia di legarci a brand dall’eccezionale reputazione ci ha punzecchiato in modo costruttivo. Oggi la fotografia è a portata di mano e i telefoni della Apple sono le macchine fotografiche che fanno più click al mondo. Ma la scommessa che ci ha fatto puntare al monobrand Laica è l’idea di riconoscere la fotografia come prodotto di valore, di memoria e di opera d’arte. Apriremo a breve a Napoli il primo store per poi ampliare l’esperienza in altre città d’Italia. Sappiamo che Leica vuol dire storia della fotografia, le più belle immagini passano attraverso lo sguardo di una Leica. A questo aggiungo che a questo marchio prestigioso ci uniscono la passione e l’attenzione maniacale al dettaglio, la massima espressione di professionalità e l’idea che per esprimere l’eccellenza ci si debba affidare all’essenziale. Il minimalismo Leica e l’emozione che attraverso pochi segni ci restituisce, ci hanno unito e quindi siamo pronti per questa nuova e importante impresa».