L’agenzia ha sede a Genova, ma per superare i confini della Liguria ha stipulato accordi con altri enti
For srl diventa maggiorenne ⸺ compie 18 anni, perché è stata fondata nel 2006 ⸺ e punta sempre più alla formazione nelle aree chiave dell’innovazione, della transizione ecologica e dell’economia circolare, senza però tralasciare la formazione sulle competenze di base. Sede a Genova, l’agenzia formativa è specializzata nel settore della finanza agevolata con lo sviluppo di piani formativi personalizzati e l’offerta di programmi di formazione ad hoc per le specifiche esigenze di aziende e di privati in cerca di occupazione. Nei suoi 18 anni di attività, ha compiuto diversi passi. Eccone alcuni. Nel 2007 ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001:2000 cod. EA371. A partire dal 2009 ha conseguito gli accreditamenti presso diversi fondi paritetici interprofessionali (Fondo Professioni, Fonter, Fondimpresa, Foragri) e nello stesso anno ha iniziato a proporre propri corsi di formazione a catalogo grazie a collaborazioni con docenti universitari. Alcuni di tali corsi sono stati presentati anche ai professionisti a valere sulle programmazioni dell’Ordine dei dottori commercialisti e revisori contabili, ma la maggior parte sono stati realizzati per le imprese con i fondi interprofessionali. Nel 2011, poi, parallelamente a collaborazioni con enti formativi nazionali ed europei, For srl ha ottenuto l’accreditamento come ente di formazione da parte della Regione Liguria. Tre anni più tardi, nel 2014, è arrivato l’accreditamento come soggetto proponente sui conti di sistema Fondimpresa.
Nello stesso tempo, per allargare i propri servizi anche al di fuori della Liguria, ha stretto collaborazioni con gli enti Form & Atp e Csps (Centro studi per la Programmazione e lo Sviluppo) nella Regione Campania. Quest’alleanza ha portato tra l’altro a una collaborazione con Csps per lo sviluppo di numerose iniziative di tipo settoriale. Tra esse i piani per il settore degli equipaggiamenti elettronici installati a bordo degli aerei (Fly Innovation/Fly Up) e quelli per il settore metalmeccanico Skill Machine e Incipit (del quale For è stato capofila).
For non si è fermata, peraltro, alla Regione Campania e ha stabilito collaborazioni in altre aree del territorio italiano. È il caso della Toscana con Formetica, ente di Confindustria Lucca. Con quest’ ultima sono stati istituiti il piano «Smart», realizzato per il settore metalmeccanico nel 2016, ed il piano «Strike», sempre sul settore metalmeccanico nel 2017. Ha partecipato ad essi anche l’ente Enfap del Trentino. È stata inoltre protagonista del complesso piano presentato e gestito per il Consorzio Media Center di Genova: 70 azioni formative per 752 allievi.
Ha seguito, poi, il Consorzio Master di Genova nell’avviso 2/2016 di Fondimpresa dedicato all’innovazione tecnologica (piano Master 4.0) e per l’avviso 5/2017 ha seguito le aziende Edisoftware, Upgrade e GGallery. Nel 2018 è stata soggetto proponente per il piano territoriale Pil e capofila del progetto Amico.
Il 2019 è stato un anno importante, perché For ha iniziato a dedicarsi ai corsi finanziati dal Fondo Sociale Europeo e, in contemporanea, ha proseguito la sua attività sui Fondi interprofessionali. È il biennio dei piani Upgrade Upper Level, Sinergy Evolve, Leo Datintegrati, GGall Chatbot, For Digit Factory per l’Avviso 1/2019 di Fondimpresa e dei piani Protesi, Keys, Spa, Pilot, Move on, Fili per l’Avviso 1/2020.
Nel 2021 l’azienda ha iniziato a collaborare con l’ente genovese H.E.R. Human Evolution Resource. Con esso sono stati realizzati corsi relativi, tra l’altro, alla transizione verde e all’economia circolare. Temi al centro dell’agenda dell’Europa, proprio come i progetti di formazione permanente (Lifelong Learning), ora Erasmus Plus, sui quali l’azienda è attiva dal 2009.
Nel corso degli anni, For è stata impegnata anche in progetti dedicati allo sviluppo di contenuti formativi specialistici e avanzati. È il caso, per esempio, di Aeero, piano per la definizione e l’erogazione di corsi nel settore aeronautico afferenti le Bit (Business Innovation Tecniques), o del progetto Bios, relativo all’erogazione di formazione avanzata nell’ambito della Biologia computazionale nel settore medicale. È stata inoltre parte attiva nella presentazione di nuove iniziative a valere sul bando Erasmus+2019, in collaborazione con partner locali e internazionali, sempre relativi all’ambito della formazione professionale. Nel 2021-22 ha partecipato al progetto D-Collab, mirato ad avviare gli studenti universitari alle competenze necessarie per una processo di insegnamento a distanza in ambiente digitale. Si è svolto con l’Università di Cipro e con il M&M di Barcellona.
Sul versante della formazione professionalizzante, nel 2019 l’azienda si è attivata nel progetto di formazione per il settore navale per le figure di saldatore, tubista e carpentiere navale finanziato sul Programma Operativo Regione Liguria Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Nel 2020 ha attivato un catalogo di corsi a voucher (approvato da parte della Agenzia di Regione Liguria-Alfa Liguria) sia per gli occupati che per i disoccupati. Nel biennio 2020-21, l’azienda ha poi attivamente partecipato al Piano straordinario di formazione per il supporto al Sistema economico Ligure-Emergenza Covid 19 denominato «Formazione per la ripresa». Dal 2020 è inoltre attiva con corsi professionalizzanti per Assistente di studio odontoiatrico, con ben diciassette edizioni del corso erogate.
Paolo Tubino: «Ora puntiamo su sostenibilità e Green Economy»
«Ci rivolgiamo in particolar modo alle piccole e medie imprese. I corsi professionalizzanti erogati da For interessano direttamente i privati in cerca di opportunità lavorative»
Diciotto anni fa ha fondato For «con l’obiettivo di supportare la formazione in azienda attraverso risorse finanziarie dedicate fruibili attraverso Fse, Fondi interprofessionali e bandi europei». Paolo Tubino racconta di sé, della sua creatura e dei progetti in cantiere.
Quando ha iniziato a occuparsi di formazione professionale e perché?
«Pur provenendo da una famiglia di insegnanti, ho seguito studi economici e svolto i primi anni di lavoro nel venture capital e nella finanza d’impresa. Il retaggio familiare ha comunque influenzato i successivi sviluppi, curvandoli verso il settore della formazione professionale, e mi ha portato a costituire For nel 2006».
Quali caratteristiche non possono mancare, secondo la sua esperienza, in un percorso di formazione?
«Parlando di formazione professionale, soprattutto nella parte di progettazione della formazione stessa, non può sicuramente mancare il rapporto umano con il cliente e la capacità di percepirne le effettive necessità ⸺ anche non esplicitate ⸺ le sue attitudini al recepimento dei percorsi formativi e la sua disponibilità a mettersi in discussione per accogliere supporto e innovazione. Questi elementi consentono, infatti, di creare “vestiti su misura” per l’azienda e per le persone beneficiarie della formazione. Gli aspetti di gestione del percorso formativo devono a loro volta coesistere ed essere sostenibili con i processi e con l’organizzazione aziendale. Diventa così facile capire come e quando inserire il percorso formativo, affinché quest’ultimo impatti il meno possibile sulla produttività aziendale e garantisca al contempo la maggiore efficacia delle attività formative erogate».
A chi si rivolge For?
«Alle aziende italiane ⸺ in particolar modo alle piccole e medie imprese ⸺ per tutti i servizi erogati nell’ambito della formazione finanziata. I corsi professionalizzanti erogati da For interessano direttamente i privati in cerca di opportunità lavorative. Al riguardo For propone e realizza da ormai quattro anni corsi (ai sensi del Dpcm del 9 febbraio 2018) di qualifica professionale per Assistente di studio odontoiatrico (Aso).
Attraverso avvisi e programmi a valere sul programma Erasmus Plus, For collabora a livello nazionale ed europeo con enti formativi, scuole e università».
Quanto durano i percorsi di formazione in media e da chi sono finanziati?
«È necessario distinguere tra i piani a titolarità aziendale e i piani a titolarità di un ente di formazione».
Cominciano dai primi.
«Il singolo percorso formativo dura, in funzione delle necessità e delle tematiche formative trattate, da otto sino a quaranta ore. Se invece parliamo di piani aziendali, questi includono al loro interno più percorsi formativi e quindi la durata complessiva ne somma le ore. In ogni caso i tempi per concludere la formazione sono generalmente intorno ai 12-13 mesi».
Quanto durano i piani a titolarità di un ente di formazione?
«Il numero di ore dipende molto dal Fondo e dalla tipologia di avviso. In ogni caso l’arco temporale massimo anche in questo caso è 12-13 mesi. Diverso è il discorso dei corsi formativi a mercato per la qualifica professionale di Assistente di studio odontoiatrico».
Perché?
«Questi percorsi durano 700 ore e in media sono organizzati nell’arco di sei o sette mesi. Per garantire la continuità formativa, For eroga anche i corsi di aggiornamento obbligatori per mantenere la qualifica stessa e questi corsi durano 10 ore. Meno definita, è la tempistica di un percorso formativo organizzato con Erasmus Plus: per questi percorsi, infatti, le scadenze sono fortemente dipendenti dal bando con cui si sta lavorando e possono arrivare anche a tre anni».
Quali sono i programmi più significativi per i prossimi mesi?
«For ha davanti alcune affascinanti sfide nei prossimi mesi. Se, da un lato, esiste una priorità geografica, cioè un impegno di lavoro sulle nostre sedi della Liguria e dell’Emilia Romagna, vi sono delle priorità tematiche che ci siamo imposti di perseguire».
Quali?
«Accanto alla proposta di nuovi corsi professionalizzanti e di aggiornamento Ecm, nel settore odontoiatrico, For sta intensificando gli sforzi per supportare le imprese che stanno introducendo l’intelligenza artificiale nei propri processi di sviluppo, così come quelle che stanno muovendosi verso una maggiore sostenibilità ambientale. In questo senso, accanto alla promozione di iniziative legate agli avvisi tematici di Fondimpresa, ci stiamo impegnando nella realizzazione di seminari con esperti del settore Esg e Green Economy per sensibilizzare e rendere più consapevoli coloro che assumono le decisioni nelle aziende. Inoltre, per quanto concerne l’economia circolare, stiamo lavorando sulla definizione di progetti europei Erasmus Plus con altri enti di formazione partner, che prevediamo possano andare in cantiere nel 2025 e che forniranno a noi un’ulteriore base di crescita».