Nicola Dario è intervenuto durante il ciclo di webinar “I Martedì di S3.Studium – Cambiamento Sociale e Organizzativo“, tenutosi tra aprile e luglio 2020. Nicola Dario, Capo staff del Sottosegretario di Stato ai Rapporti con il Parlamento, ha discusso il tema “Lavoro Agile e Smart Working: regolazione e sviluppo“.
Il Capo staff del Sottosegretario di Stato Nicola Dario è intervenuto nei I Martedì di S3.Studium sul tema del Lavoro Agile e dello Smart Working considerandone i vari aspetti di regolazione e sviluppo. Sintetizziamo il suo intervento.
Lavoro agile e Smart working tra regolazione e sviluppo
Secondo Nicola Dario, i capo staff del Sottosegretario di Stato ai Rapporti con il Parlamento, per dare via allo sviluppo dal lavoro agile e dello smart working è importante la regolamentazione.
«La Direttiva del 4 marzo ha dichiarato che fino al 31 luglio tutte le funzioni dirigenziali dovevano operare in modalità di “lavoro agile”, o smart working. Ma senza nessun tipo di organizzazione o di pianificazione degli obiettivi necessari per lo svolgimento della nuova modalità di lavoro agile o modalità smart working, come invece indicato nella legge 81 del 2017», afferma Nicola Dario.
«La nuova modalità di lavoro agile-smart working, più che sui dirigenti, ha inciso molto sull’organizzazione del lavoro dei collaboratori dei dirigenti. Sono stati infatti i collaboratori a subire le diverse difficoltà del lavoro agile», spiega Nicola Dario.
Eppure, secondo alcuni dirigenti, il ricorso allo smart working/lavoro agile rappresenta una modalità transitoria a tutela del personale, in quanto non vi è reportistica, nè monitoraggio dei risultati, nè tanto meno programmazione delle attività svolte nella modalità di lavoro agile.
Lavoro agile o lavoro da remoto? smart working o home working?
Secondo Nicola Dario si è concepito, piuttosto che uno smart working o un lavoro agile, una forma di home working o di lavoro remoto.
«Qui si è trattato di home working o lavoro remoto e non di lavoro agile. Lo smart working, infatti, presuppone una leva gestionale articolata che non riguarda solo il lavoro a distanza e in mobilità. Un altro equivoco è stato quello di associare lo smart working-lavoro agile ad una nuova forma di welfare aziendale, senza alcun bilanciamento tra tempi di lavoro e tempi di vita privata», afferma Nicola Dario.
Insomma, anche secondo il capo staff del Sottosegretario di Stato ai Rapporti con il Parlamento, Nicola Dario, il telelavoro rappresenta un lavoro a distanza da casa ed è tutta un’altra cosa.
«Il ritorno a questo grande tema utilizzato anche in altri paesi europei, ci riporta alla Risoluzione del parlamento europeo nel 2016. Tale Risoluzione sollecita la creazione di condizioni del mercato del lavoro favorevoli all’equilibrio tra vita privata e vita professionale, dichiarando di sostenere lo smart working-lavoro agile».
«Il Governo italiano, in seguito, per contrastare la diffusione del Covid, ha indicato come misura ordinaria di lavoro per PA e fortemente raccomandata ai datori di lavoro privati il lavoro agile».
«In merito a ciò Mariano Corso responsabile scientifico dell’Osservatorio dello SW del MIP di Milano, che ha analizzato una serie di comportamenti sulla questione attraverso indagini e ricerche, sostiene che:
“lavorare da remoto è diventato per molti una necessità per consentire di proseguire le attività e contenere gli enormi danni economici e sociali che il coronavirus rischia di causare, nel rispetto delle ordinanze”.
Ma per la realizzazione del lavoro agile è necessario anche una certa Smart attitude. Ovvero l’insieme di attitudini, competenze e comportamenti che consentono di cogliere appieno le potenzialità offerte dallo Smart working-lavoro agile», afferma Nicola Dario.
Senza questa Smart attitude si rischia che lo smart working sia semplicemente spostamento da ufficio a casa. Mentre, il lavoro agile, per definizione è a vantaggio degli spazi, dei processi organizzativi e degli orari di lavoro.
Guarda le pillole di I Martedì di S3.Studium sul lavoro agile e sullo smart working
Per concludere
In definitiva, la legge 81 intende lo Smart Working come una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato, stabilita mediante accordo tra le parti anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa.
«Ma questa fase emergenziale ha saltato quest’ultima parte della legge: non si è intervenuti con accordi adeguati per l’attuazione di nuovi cicli e processi in vista del futuro rientro alla normalità e della scadenza della disciplina emergenziale», conclude Nicola Dario.
I Martedì di S.3Studium
I Martedì di S3.Studium sono un ciclo di webinar sul cambiamento nati, durante un periodo particolare della nostra storia moderna che ha visto l’imporsi dello smart working, per riflettere su una serie di elementi macro, organizzativi e personali che caratterizzano il forte Cambiamento Sociale e Organizzativo a cui siamo sottoposti.
- I martedì di S3.Studium e il I° Ciclo di Webinar su Cambiamento Sociale e Organizzativo
Partecipazione e proposte
In questo primo ciclo di webinar sul cambiamento, proposto dalla S3.Studium, sono intervenuti docenti universitari, professionisti, manager, politici ed esperti di differenti settori che – insieme a voi – hanno ragionato sugli argomenti sopracitati, osservandoli da diverse angolazioni.
Hanno presenziato oltre 500 partecipanti di cui circa 80 presenze costanti e 40 variabili a seconda degli argomenti. Sono intervenuti, oltre ai 17 relatori, 40 discussant che, con le loro idee, hanno arricchito le tesi iniziali dei relatori con spunti originali sempre di notevole interesse.
L’accelerazione che ha subito il cambiamento, sotto la spinta del Covid 19, ci ha indotto a focalizzare l’attenzione sulle principali criticità e, insieme, abbiamo immaginato soluzioni concrete che possono ora diventare proposte interessanti da presentare agli stakeholder in un momento estremamente propizio quale quello attuale.
Guarda gli interventi degli altri relatori per I Martedì di S3.Studium
- Domenico De Masi, Presidente S3.Studium e Professore emerito, Smart Working: nuova cultura organizzativa e nuovo stile di vita, in I Martedì di S3.Studium
- Maurizio Ferraris, Filosofo e Professore ordinario di Filosofia teoretica all’Università di Torino, Quanto è smart lo Smart Working?, in I Martedì di S3.Studium
- Dario Forti, Consulente di Sviluppo Organizzativo e Presidente di Ariele, Smart Working e Smart Organization, in I Martedì di S3.Studium
- Pino Varchetta, Psicologo di Organizzazione e Formazione Psico-socioanalitica, Collimazione: incontrarsi nella relazionalità, in I Martedì di S3.Studium
- Roberto Amen, Giornalista professionista RAI, Comunicazione PostVirale, in I Martedì di S3.Studium
- Susanna Camusso, Responsabile Politiche Internazionali CGIL, Tra tante incertezze: Smart Working tra autonomia e tempo, in I Martedì di S3.Studium:
- Massimo Chiriatti, Tecnologo e Dirigente IBM, Il futuro del lavoro? Ci aspetta una sfida non convenzionale, in I Martedì di S3.Studium
- Adriano Giannola, Presidente Svimez e Professore ordinario di Economia presso la Federico II, Le asimmetriche prospettive della ripresa, in I Martedì di S3.Studium
- Nicola Dario, Capo staff del Sottosegretario di Stato ai Rapporti con il Parlamento, Lavoro Agile e Smart Working: regolazione e sviluppo, in I Martedì di S3.Studium
- Federico Butera, Presidente dell’Istituto di Ricerca e Professore emerito di Scienze dell’Organizzazione e Presidente di Irso, Smart Working: le condizioni organizzative e professionali, in I Martedì di S3.Studium
- Sergio Bellucci, giornalista pubblicista, Passaggio al futuro, in I Martedì di S3.Studium
- Amarildo Arzuffi, Direttore dell’Area di Formazione di Fondimpresa, Politiche formative a supporto dello sviluppo economico, in I Martedì di S3.Studium
- Consuelo Casula, specializzata in Psicologia del Lavoro e Ipnosi, Dallo Smart Teaching allo Smart Training, in I Martedì di S3.Studium